4 Novembre ovvero...

Guai ai Vinti

 

Siamo al mese di novembre e anni fa, il quattro di novembre era la commemorazione dei caduti per la patria della grande guerra.

Grande... per il numero dei morti.. Ma oggi sono finiti nel dimenticatoio.. tutti.. di qualunque campo, di qualunque bandiera.. Morti inutilmente, come inutili sono le guerre.. tutte.

Eroi.. immolati in nome di quella pace che inevitabilmente durerà sempre troppo poco.. solo il tempo di ricadere in una crisi economica e si ricomincia..

Da qualche parte si devono sempre creare degli eroi.. si deve sempre guerreggiare per avere una pace.. e guadagnarsi una pace per far di nuovo una guerra..

E i bambini del secolo scorso sognavano gesta eroiche leggendo il libro CUORE, dove si esaltava la patria, la famiglia, l'altruismo, la dedizione.. e poi le gesta decantate di eroi loro malgrado..

E i libri di storia parlavano di Micca, Toti, Bixio.. e la mitica Anita.. che muore tra le braccia dell'eroico generale.. e magari, Micca saltò in aria con la Santabarbara solo perché si addormentò con la cicca in bocca al posto di guardia e Toti.. cadde sotto il fuoco nemico quando, dopo aver terminato le cartucce, gettato il pugnale gli rimase da tirare contro il nemico solo la stampella...e per forza che cadde... perse l'unico appoggio...

Insomma gli eroi sono sempre stati dalla parte del vincitore..e se non ce ne sono si creano su misura.. solo perché la storia viene scritta da chi esce vivo e vincente dal campo di battaglia.. Gli eroi per gli uni sono i dinamitardi per gli altri…

Così.. da bambino mi sono trovato a piangere sulle pagine del libro cuore e perché no, sui libri di storia.. enfatizzati da una insegnante di vecchio stampo fascista..

Ma oggi in TV, non abbiamo visto il quattro novembre, quello del ricordo dei nostri giovani morti in battaglia, stupide battaglie, ma con ferite vere, e bare ricolme di cadaveri, di illusioni e vane speranze... Ogni paese, dalle mie parti, ha un monumento hai caduti, un viale della rimembranza, all'ombra di lecci; un albero per ogni soldato morto, una targhetta per la memoria.. Simbolismi che non ripagheranno lacrime di mamme e di spose.. e ancora mamme cresceranno figli per farne carne da macello.. cresciuti con orgoglio e con amore; figli coperti di attenzioni, figli difesi allo stremo contro tutto e contro tutti... pronti ad essere macinati dalla macchina di guerra.. non importa su quale fronte.. non importa per quale vessillo.. madri che porteranno il lutto in eterno.. e noi il quattro novembre li abbiamo dimenticati per un “beatifull”, un “sentieri”, una corsa in bicicletta, una partita allo stadio..

Ciao Toti, ciao Micca... ciao Don Aldo Mei.. ciao D'Acquisto.. ciao... ragazzi di Catmandù o Nassiria… io vi ricorderò sempre.. non perché eravate su un campo di battaglia.. non perché vi hanno etichettato EROI, ma solo perché siete il simbolo di tutti gli altri sconosciuti: figli, padri, fratelli, fidanzati, mariti.. morti di freddo, morti di paura, sia di qua che di là, in fondo ad una trincea, in cima ad una montagna, in mille imboscate.. Voi che avete pronunciato l'ultima parola MAMMA.. in una qualunque lingua..

Gli altri vi dimenticano… e non è giusto morire a vent'anni per una bandiera che ha il verde dei prati.. il bianco della neve.. e il rosso del vostro sangue..

 

Ciao…