ALFREDO CATALANI COMPOSITORE
  ILLUSTRE SCONOSCIUTO 
   LUCCHESE
  
  Lucca, 19 giugno 1854 – Milano, 7 agosto 1893
  
  Alfredo apparteneva a una nota famiglia di musicisti ed era figlio di un maestro 
  di musica (allievo di Giovanni Pacini), dal quale ebbe i primi insegnamenti. 
  La madre, invece, era direttrice di un collegio. 
  Iniziò a studiare nella sua città natale, presso l'Istituto Musicale Pacini (oggi Boccherini), 
  avendo tra i docenti Fortunato Magi (zio di Giacomo Puccini), poi a Parigi, con 
  François-Emmanuel-Joseph Bazin, e infine al Conservatorio di Milano, 
  con Antonio Bazzini. 
  Proprio a Milano, terminati gli studi, Catalani si mise in vista presentando 
  un breve lavoro eccentrico e vigoroso intitolato La falce, egloga araba per due voci 
  e coro su libretto di Arrigo Boito. Ne fu entusiasta, in particolare, il critico Filippo Filippi.
  Poco tempo dopo, il pittore Tranquillo Cremona, ispirato da un incontro casuale 
  fra Catalani e Lisetta Cagnoli nel suo studio, ritrasse entrambi in un dipinto 
  tardoromantico conosciuto come L'edera. Il quadro rappresenta la fine di un amore, 
  ma finirà col diventare il simbolo della morte prematura del musicista, 
  occorsa per un aggravamento della tisi (allora incurabile) di cui soffriva.
  
  (Clicca qui per la biografia completa)
  
  La riscoperta di questo autore partì intorno agli anni 70 dal 
  Dr. Beppino Lenzi già sindaco di Pescaglia e da Angelo Frati 
  direttore dell'attuale Museo del Castagno
  con il recupero
   di testimonianze sul legame tra Colognora e Alfredo Catalani,
   intervistando abitanti della zona, tra i quali il maestro Ivo Bertagna 
   (maestro nella scuola di Colognora), avvalorato e lasciato anche per scritto 
   dal grande storico Guglielmo Lera.
Il ceppo Catalani, ancora oggi numeroso, esiste a Colognora fino dal 1600.
Le ricerche continuarono fino ad arrivare al 2013 con l'apposizione della targa effige, 
realizzata dallo Scultore Nicola Biagini on collaborazione del 
“Circolo amici della musica A. Catalani” sulla casa in paese dove soggiornò
il Maestro 
Catalani.
(alcune foto dell'avvenimento)





  e del concerto che seguì
  
  




  
  
  Lo stesso Biagini ha realizzato  la targa che è stata affissa all'ingresso 
  della sala/museo che è stata inaugurata domenica 17 agosto 2014.
  
 
  Grazie all'impegno del Direttore del Museo del Castagno Angelo Frati
  e dei suoi amci e collaboratori
  
  
  (da wikiedia) " il 17 agosto 2014 è stata inaugurata a Colognora di Pescaglia, 
  all'interno del Museo Nazionale del Castagno, la Sala "Alfredo Catalani", 
  primo museo al mondo dedicato al maestro lucchese, contenente oltre 30 lettere
  facenti parte della corrispondenza tra Catalani ed il Maestro Ugo Bassani, più altri cimeli"
  
  
  







 
in questa sala sono conservati l' abito che Callas “La Divina” 
  indossò nella sua esibizione dell'opera Wally a New York 
  che è stato donato da Francesco Pardini Presidente
  del Circolo della Musica A. CATALANI
  
  
  
  36 lettere e cartoline originali di Alfredo Catalani, 
  riguardanti una corrispondenza tra il Musicista  ed il collega
Ugo Bassani di Venezia, dal 1881 al 1893. 
E' una corrispondenza dalla quale si possono apprendere 
molti momenti della vita di Catalani. 

E' importante anche citare che lettere e cartoline sono state acquistate 
dalla FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI LUCCA 
  I costumi con i quali è stata realizzata la Wally a Colognora
  

  
  Ma Angelo Frati inarrestabile ricercatore si è fatto anche promotore
  della pubblicazione delle epistole di Alfredo Catalani
  raccolte in questo volume
  
  
  
  
a questo volume ha collaborato trascrivendo tutti i documenti originali
la Prof.ssa Rita Mandoli
Nella foto sotto il Maestro Graziano Polidori 
grande amico e entusiasta collaboratore di Angelo Frati
partecipando a concerti sia come interprete sia come direttore artistico,
 fa riscoprire le opere di A. Catalani questo illustre sconosciuto lucchese.

Un altro prezioso collaboratore del Museo del Castagno e delle iniziative 
  di Angelo   
  è Roberto Frati 
      
      
      
    Qui di seguito alcune foto della presentazione del libro.







