Capanne, Baracche e altro....

La capanna è una costruzione che è parte integrante del paesaggio rurale delle colline e della piana lucchese.
In fondo alla "corte" o adiacente alla casa rurale, era comunque una costruzione indispensabile per l'attività contadina.
Prima di arrivare alla costruzione interamente in muratura, le prime capanne erano formate da pali in legno verticali
travi in legno orizzontali, tetto a due spioventi ricoperto con assi di legno o paglia; pareti perimetrali realizzate con "cannicci"
o "incannicciate" di canne o fini ramaglie.

Per dare maggiore stabilità alla costruzione, che inizialmente veniva utilizzata come fienile, si cominciarono a
utilizzare i laterizzi (mattoni e pietre) per le colonne portanti, utilizzando poi gli stessi materiali
di tamponamento utilizzando la medesima copertura in assi o paglia.

 

Nella foto sotto, una delle pochissime capanne ancora in piedi, con montanti in muratura e pareti (ora aperte)
ma un tempo formate da "incannicciate" di canne o ramaglie.
Si vedono ancora alcuni pali orizzontali conficcati nei montanti, che servivano da sostegno
per l'incanniocciata. In particolare,: si può vedere il "callare"
(passaggio d'accesso alla "corte")
La parrte a piano terra era adibita a stalle, la parte superiore a fienile.
La copertura era in laterizi (embrici e canaletti) su travatura (travi e travicelli) in legno.


La capanna addossata all'abitazione principale, in seguito ebbe una struttura ben più solida, interamente in muratura,
e per mantenere una adeguata ed indispensabile areazione della parte utilizzata come fienile si realizzarono
pareti perimetrali alveolari in laterizzi, dette "mandolate" (ne esistono di varie forme)
Dette costruzioni addossate alla casa o a se stanti a fine corte, ebbero usi multipli.
Essendo realizzate su due piani, gerelamente al piano terra si tenevano le bestie "stalla"
e al piano superiore il fienile. Alcune avevano passaggi interni con botola e scala a pioli,
altre avevano l'accesso solo dall'esterno, con una porticina sulla facciata, sempre con scala a pioli,
alcune erano dotate di botola alla verticale della mangiatoia in modo da approvvigionarla in fieno
senza fatica.

 

Nella foto sotto, un esempio classico di stalla/capanna addossata all'abitazione.


sotto:un altro esempio in aperta campagna.

 

 


La "mandolata"
ecco i due tipi più comuni in un unico fabbricato
A sinistra detta: a castello di carte
a destra detta: a lisca di pesce

eccone altre


sotto: un tipo di "mandolata" abbastanza inusuale nelle nostre campagne.

Sotto alcune "capanne" inviatemi dall'amico Giangrandi

 

poi ci sono le "capanne, capanne", cioè delle vere e proprie baracche,
che avevano la stessa utilità fienile, di rimessaggio, o stalla, ma realizzate con materiali di fortuna.


 

Sotto: Due tipi di mandolata

 

 



Un'altra costruzione immancabile nell'insediamento rurale contadino delle nostre campagne era lo "stallino"
Anche questa costruzione aveva caratteristiche comuni, ed anche l'aspetto esteriore era molto simile.
Un vano adibito a porcile, generalmente per 4/5 animali
Il "trogolo" in pietra murato metà all'esterno e metà all'interno in modo da poterci versare
facilemente il mangime "pastone" Una fossa coperta detta "bùa" dove venivano
raccolti i liquami e un piccolo vano adibito a gabinetto detto "comodo"
formato da un buco nel pavimento al quale venivano piazzati generalmente due mattoni
su due lati "poggiapiedi" spesso un chiodo nel muro fungeva da "portacarta"
dove vi si trovavano attaccati pezzi di pagina di giornale se non addirittura la "carta gialla" (carta paglia)
Nella foto sotto:
A sinistra l'ingresso del "comodo"
Nel centro la porticina di accesso al vano porcile
A destra il "trogolo" detto anche "pila" (nella fattispecie, questo era dotato di coperchio)
Davanti alla porta del "comodo" c'è la il chiusino della "bùa" dal quale
con il "gitto" (un recipiente munito di un lungo manico) si estraeva il
"perugino" (il liquame) per concimare le coltivazioni.

(clicca sulla foto per andare alla pagina dedicata al "Comodo")

 

sotto: due "stallini"

La foto sotto dell'amico Giangrandi, si vede uno spaccato di una "corte" dove spicca
in primo piano il pozzo (altro manufatto immancabile soprattutto nella piana)
poi si vede lo "stallino" (porcile) con annesso "comodo" (gabinetto)
infine a fine corte le stalle con le "capanne" (fienili)

un'altra tipica opera in muratura che si trovava in tutti i poderi nella piana lucchese, era la cisterna del "perugino"