Il dubbio

Il negozio brilla di luci e di colori; scintillio di spechi e cristalli. Montature di occhiali di tutti i colori e fogge. Strumenti ottici, su scaffali di vetro. Un negozio di ottica, uno dei migliori della città. Entro, devo ritirare un paio di occhiali ordinati giorni prima. La commessa, gentilissima e sorridente si avvicina, le dico il mio nome dicendole che ho degli occhiali nuovi da ritirare. Li trova, li pulisce, me li fa provare. Mi guardo allo specchio, ma soprattutto cerco di leggere parole e numeri lontani, che senza, ormai non distinguevo più da tempo. Perfetti, mi sembra di rinascere..! Mi offre in omaggio la custodia e le chiedo se ha anche la cordicella per tenerli appesi al collo. Mi porge il tutto e gentilmente mi dice: Sono 96 euro! Le porgo una banconota da 100 dicendole che avevo già versato un acconto di 50. Annuisce va alla cassa, mi chiede se voglio la ricevuta per rimborso redditi, annuisco, mentre provo gongolante quelle nuove protesi. Mi porge in resto,due monete da due euro, che metto in tasca e lo scontrino/ricevuta che metto accuratamente nel portafogli. Ringrazio ed esco.

Il giorno successivo, un tarlo comincia a rodermi dentro, apro il portafogli, guardo e capisco che mi ha fatto il resto a 100 euro senza considerare però l’acconto che le avevo versato al momento dell’ordinativo. Ormai è sera, ma l’indomani torno in città e passo dal negozio. Non c’è la stessa commessa, ma spiego all’altra quello che era successo, lei mi risponde che sarebbe bene tornassi quando è presente quella che mi ha servito.Le lascio il mio numero di telefono, nel caso si sovvenisse dell’errore. Nessuno mi chiama allora una settimana dopo chiamo io, mi risponde la titolare. Molto cortesemente mi spiega che la commessa non ricorda, dalle registrazioni di cassa, non possono determinare niente, però lei si fida della mia parola e sono disponibilissimi a restituirmi i 50 euro, che io asserisco non dovuti.

Il giorno successivo ci passo e mi danno una banconota da 50 euro. Tutto OK, del resto è un negozio in cui tutti noi di casa ci serviamo ormai da 17 anni, ma qualcosa mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca: il “dubbio”. Mi hanno reso 50 euro ma senza la certezza che sia successo come io ho detto. Io ne sono certo al 100% ma loro no… lo hanno fatto perché hanno una “immagine” da preservare, ed è onorevole, ma rimangono con il dubbio che io le abbia fregate. Del resto, se non mi avessero restituito quel biglietto da 50 euro, avrebbero perso un cliente.