Guarda cosa mi sono divertito a fare con i titoli di canzoni

( ne riconosci alcuni ? )

29 settembre, ore 7 e 40,

Via del campo, Isola di Wight

Cara Lisa dagli occhi blu, sei diventata nera e mi ritorni in mente. Si ! Ancora tu, abbronzatissima con la tua bocca di rosa, somigliavi ad un fiore di maggio, quando le colline sono in fiore. Così piccola, parevi una pulce d’acqua, bella senz’anima e ogni volta che vedo montagne verdi, io ho in mente te, e a come impazzivo per te.
Sarà il vento dell’est, l’acqua di mare o il ricordo del tuo viso d’angelo, ma pensando a te mi sento una spada nel cuore. Lo so che son solo parole, ma se vorrai andremo in Massachussetts, a S. Francisco, o dove non so, girovagando per il mondo, magari sognando California. Però è un sabato triste e domani Domenica d’agosto sarà una Domenica bestiale. Anche se sono un miscredente, pregherò e se Dio è morto, sicuramente non è una festa.

Io di notte, in questa notte di ferragosto, al buio sto sognando, mentre in questa città vuota quasi un’ immensità, con la compagnia di quarantaquattro gatti, faccio un girotondo, là in Piazza Grande, In una casa bianca che sembra una casa in cima al mondo, vedo un lume di candela, sembra di stare nel blu dipinto di blu, quasi come il cielo in una stanza. Da lontano, lontano mi giunge una musica ribelle, anche se ci vuole orecchio, si direbbe la ballata di Sacco e Vanzetti a tempo di tango, e si sentono anche applausi. Il vento mi porta sapore di sale, tipico del mare d’inverno quando non è azzurro, ma si intravede onda su onda, tanta acqua azzurra acqua chiara.

Se volesse potremmo essere la coppia più bella del mondo, certo non come il gatto e la volpe, anche se non sarà un’avventura, vorrei che fosse l’ora dell’amore e invece, mentre dolcemente scende la pioggia, non è assolutamente quello che si dice una mezzanotte d’amore, ma domani, al mattino, nel sole io le dirò: La mia vita è nelle mani tue. Lo sai che io ti darò di più e se vuoi anche 24000 baci, la casetta in Canada, la mia torpedo blù, tutto l’oro del mondo, o anche il paradiso.

So che sei un amore che vieni, amore che vai, ma bada bambina, che io vagabondo, se stasera sono qui, proprio nella mia città, è perché stasera mi butto e sento che il mondo è con noi e tu sei l’unica donna per me, ho capito che ti amo e Dio come ti amo! Lo so che ora sei la donna cannone ma sei anche donna felicità, nata per me, e poi nemmeno io sono bello e impossibile, come lo straniero con la pelle nera dei Watussi, ma non staremo a guardare il capello. Questa volta vorrei dirti: Parlami d’amore, diventerò un ragazzo che sorride per l’eternità! Devi sapere che se perdo te, sì, se non avessi più te, là oltre la siepe, non vedrei più l’erba verde di casa mia e nemmeno la collina dei ciliegi con i sui fiori di rosa fiori di pesco. Non son degno di te, ma se vuoi verrò in ginocchio da te, suonando la fisarmonica, ti canterò una canzone per un’amica o la canzone del sole, non certo la mia canzone per l’amore perduto, oppure se preferisci, la canzone di Marinella, o quella per Elisa, e anche se non è Francesca. Lo so che sono solo canzonette e non una sana e consapevole libidine, ma sono certo che sarà sicuramente la prima cosa bella anche se la gente riderà di questo piccolo grande amore.
Vasco, un vecchio compagno di scuola che fa il portiere di notte in unalbergo a ore mi dice :Perché non dormi fratello ? Questo rumore è la pioggia che va. Prendi la chitarra e vai a fare la rivoluzione, senza una donna, perché la vita non è solo una storia d’amore, è come un cigno bianco che affida una lacrima al vento!
Lo sai che per fare un uomo bisogna saper perdere? E che questa è la legge del menga...?
Tanto è inutile, noi non ci saremo! Io penso che nessuno mi può giudicare e chiedendo Perdono grido: O mio Signore datemi una lacrima per piangere, mi si spezza il cuor mentre scende una lacrima sul viso! Io però ho sempre lei, qui davanti agli occhi miei ! Per favore non tiratemi le pietre ! Sapete bene che Io per lei, chissà quel che farei e poi... come potete giudicar?! Sono un ragazzo di strada. Per me è come un’angelo blu, povera piccola! Io di notte, con un pensiero d’amore, griderò mamma mia! Stasera avrò due minuti di felicità con il little man! Però niente trucco stasera! Pazienterò anche quando mi dirai: Sai che sono una donna non sono una santa, sento il diavolo in me! E se chiederà di suonare il clarinetto o giocare con la bambolina che fa no no no, gridando: Cuccurucucù non le dirò più: Ferma con le mani! Stai lontana da me ! Mi vuoi far morire d’ overdose d’amore? Amore scusami , non ti sopporto più, perché l’hai fatto? Tanto è solo un’emozione da poco.
Ma non vedi ..? Guarda come dondolo! Eppure chi non lavora non fa l’amore!
E non griderò più attenti al lupo, quando mi chiederà: vengo anch’ io no tuno! E non dimenticherò mai di dirle dai che ricominciamo..! fino a che sul ponte sventola bandiera bianca, ma se vuoi andare vai e ancora grazie a te, grazie, prego scusi...! e non le darò più una carezza in un pugno.
Sussurrando era bella era bella era bella, così quando strada facendo, non penserà: Mi vendo! Ed io non mi sentirò più come un cervo a primavera.
Tutto questo mi sembra la storia di Serafino, o del ragazzo della via Gluck, che viveva su di un’albero di trenta piani. Io credo che l’anno che verrà non andrò più sulla stessa spiaggia stesso mare, con le pinne il fucile e gli occhiali, per vedere l’ultima luna come la notte del 4-marzo1943 quando la luna è bianca e la notte è nera, come quella volta che mentre Berta filava, mi sedetti su di una stella di mare, fatta a triangolo e feci un buco nella sabbia cantando la ballata degli impiccati, quella del Michè e del Cerutti e guardando il vecchio e il bambino pescatore, che sono gente di mare, anche se non so come fanno i marinai, nella barca sulla quale sventola una bandiera gialla, legata a un granello di sabbia.

Qui sotto la pioggia anzi, sole pioggia e vento, temo che per la nostra storia di due innamorati non c’è più niente da fare. Ora con questo folle sentimento, sento che mi prende la follia e siccome amo una vita spericolata mi prendo la sbornia, e dopo il final countdown, mi farò bang, bang, così sarà l’ultimo viaggio di un poeta che per l’eternità ti dirà-ciao amore ciao... ansi addio! Ora sei rimasta sola !

e stai attenta perché... soli si muore!

 

 

 

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