Attenti a dove posate il culo … io lai!

Così, senza mèta e senza ragione
l’altra doménia partitti dar piano
passo Sartocchio e anco ar Piaggione
finché pianin ‘un t’arivo a Anchiano ?

Pedalà è fadiga oh cara mì gente
faceva un cardo… ero stanco finito
ma è un paese d’avero accogliente
mi missi lì su ‘na panchina seduto.

Mi riposavo e guardavo d’intorno,
la gente passava, e molto educata,
con un sorriso diceva: Bongiorno!
però con un’ ironia pogo velata.

Sur primo 'un detti certo importanza
ma m’intrigava quel riso beffardo
certamente non era di circostanza
e siguro nemmeno effetto der cardo.


Rimuginavo drento ar cervello
quel risolino e quell’espressione;
un pensiero fisso, un mulinello,
perché mi parea commiserazione.

‘vando m’arsai da quella panchina
capitti subito ar volo, la loro pietà,
e se n’avessi dato un’occhiatina,
un’ mi sarei mai misso lì a riposà.

"Ai pensionati" fu intitolata,
quella panchina vicino all'orti,
ma 'un'altra scritta un po' celata
la dedicava all'uccelli ormai morti.

(foto scattate domenica 22 giugno 2008)