Giacomo Caramelli (dalla val d'Egola...fra Castello e San Miniato...)
così si firma questo poeta "canterino" dalla satira sagace e pungente.

Versi allegri, freschi e pieni di ruspante ilarità.
Ci conosciamo solo via mail, ma il suo modo di scrivere
mi ha subito colpito e non ho resistito alla tentazione
di dedicargli una pagina nel mio sito.

Mi ha mandato questa ottavina senza titolo
ma io la intitilerei:

"Cicloturisti"

E brucian l'ombre sulle biciglette.
di quei turisti Crucchi od Olandesi
che affollan lo Stivale e fan saette...
correndo strade nei più caldi mesi.
Li ved' indare con le mele strette,
a ribollire sotto ai loro arnesi..
Se c'è agonismo, certo, faccio il tifo..
Ma, un treno a questi, gli faceva schifo?

 

Questa sotto è una sua riflessione sul corpo umano....

Quale architetto il corpo ha brevettato,
da incatenarlo così stretto agli anni?
Ben mi rammento, ahi lasso, da sbarbato,
che i doposbornia non recavan danni...
O li causavan, certo, ma in passato,
ben fronteggiavo simili malanni.
Cari fratelli, poco c'è da fare..
"Il tempo e il culo*, fan come gli pare.."

P.S.
* Laddove per culo si intende la parte finale e sfinterica dell'intestino.

 

Questa invece è una ricetta in rima...gustatela...

 

 

Vi raccomando, amici, un dolce Còrso,
e il suo savòr sì denso e ginuino
vi accenda in gola l'ansia d'un bel morso,
che accosterete ai giochi d'un buon vino.
Cogliete, lèmmi, e sanza alcun rimorso
il frutto bruno.finché sia mattino.
Ed or seguite questa procedura,
ch'io v'ho da dire, pria della cottura.

Se ogni pietanza ha un peso e una mesùra,
noi prenderem farina di montagna.
trecencinquanta grammi addirittura.
ma che sia bruna e dolce.di castagna.
Ed un par d'ètti, poi, sanza paura,
qual fusse brina bianca di campagna,
vi aggiungerem di zucchero il più casto,
e poi tre uova intere nell' impasto.

Ma quale trucco ammanca affinché il pasto
divenga rosa delle più scarlatte? :
olio che punga un poco, (per contrasto),
mezzo bicchiere.e mezzo ancòr di latte.
ed un consiglio, fuori m'è rimasto:
(perché le cose sìen del tutto esatte),
che drento a questo, pria, con disciplina
gl'è ben mischiar del lievito in bustina.

Possiam giovarci, orquì, d'una tazzina
e ripianarla (per metà soltanto).
di brandy od altro spìrto da cucina.
nell' altra mezza butterèm vinsanto.
ed imburrata alquanto una terrina,
riverserem l'insieme.tutto quanto.
Così.intonato al coro dei sapori,
goderà il canto al sùgger degli odori.

Miei cari confratelli e professori,
or che alla gola fame più non manca,
donate il tutto al forno e a' suoi vapori.
una mezz'ora almeno.a centottanta.
Domando vènia se ho commesso errori,
ma avvolte il cuore in metrica si stanca.
Se in rima la ricetta è parsa esosa.
.cucinerò, d'ora in avanti.in prosa.


Buon appetito...